Ischia

Porto e Ponte, due anime diverse unite nel segno di Ischia

 

Ischia è il comune più affollato dell’isola. Con circa 17mila residenti su una area di circa 8.05 kmq vi sono tantissime abitazioni destinate ai turisti.

Il suo porto, molto particolare, è di origine vulcanica: è un cratere vulcanico semicircolare, in origine riserva di pesca privata di Re Ferdinando di Borbone e poi porto aperto nel 1984, quando fu creata una apertura per permettere ai vascelli reali di attraversarlo e dando un incentivo, così, ai traffici mercantili, specialmente legati al vino. Lo stesso Re fece costruire il Palazzo Reale, le terme in stile greco-romano nello stabile comunale furono aperte nel 1845 e la bellissima chiesa di Portosalvo, che era la sua cappella privata. Quando l’Italia divenne una Repubblica nel 1948 la chiesa fu aperta al pubblico e il Palazzo Reale divenne uno stabilimento militare, come lo è tutt’oggi.

Ai giorni nostri il porto di Ischia rappresenta il principale collegamento tra l’isola e il mondo. La maggior parte dei palazzi presenti sulla Riva Destra erano magazzini per merci, carbone, oli e alimenti. O anche cantine per il vino. Verso la fine della seconda Guerra Mondiale furono usati come quartier generale delle truppe inglesi, Marina e Aeronautica. L’isola fu usata come un campo d’appoggio per le truppe.

Queste palazzine, ora, sono ristoranti ricercati che servono piatti di pesce o pizza. Molte taverne, che rendono le serate particolari.

Dal lato opposto del porto vi è un piccolo parco pubblico dove godere di un panorama mozzafiato.

A due passi dal porto vi è la strada dello shopping, via Roma.

Tra boutique e negozi di design, vi sono anche bar, per una ideale passeggiata e una serata fuori.

Proseguendo si arriva ad Ischia Ponte, la parte storica di Ischia, e tutte le stradine sulla sinistra conducono ad un lido sabbioso.

Ischia Ponte

Ischia Ponte è il cuore della cittadina originale ed è dominata dal Castello Aragonese costruito più di 5 secoli fa.

Sebbene non vi siano mappe o rilevamenti, è noto che l’insediamento esisteva già nel 1200 e che fu occupato dai romani i cui brillanti ingegneri costruirono un complesso termale a Cartaromana e iniziarono i lavori per creare un acquedotto che permettesse l’arrivo di acqua fresca e potabile direttamente al centro.

Le prime abitazioni erano ricoveri provvisori per i pescatori e i propri equipaggiamenti, utilizzati quando ritornavano al Castello di notte o al primo accenno di attacco da parte dei pirati. Il villaggio era anche reso sicuro dalla presenza di una grande porta che veniva chiusa, di notte, dai monaci.

Il nome antico del villaggio era “Borgo di Celsa” a causa della rigogliosa vegetazione che permetteva dai monaci di avere una fonte di alimentazione per i bachi da seta.

Torri di vedetta li avvisavano degli arrivi dei pirati e i passaggi erano stretti di modo che vi potesse essere il passaggio di una persona per volta, diminuendo gli attacchi.

All’interno del villaggio vi è la residenza del Vescovo, il Seminario, la Cattedrale e due piccole e squisite chiese.

Un palazzo elegante ospita il Museo del Mare e vi sono, poi, gallerie d’arte, negozi di ceramica, bar e ristoranti. Chiuso al traffico in alcuni periodi dell’anno, è il posto ideale per passeggiare e fermarsi a gustare la cucina tipica dell’isola.

Un complesso fascinoso che è stato set di molte pellicole cinematografiche: Il Corsaro dell’Isola Verde con Burt Lancaster nel 1952, Cleopatra con Liz Taylor e Richard Burton nel 1962 e, nel 1998 The Talented Mr Ripley con Matt Damon e Gwyneth Paltrow.

Durante l’anno vi sono tantissimi eventi e festival organizzati proprio nel borgo.

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